Il protocollo SCORM è lo standard adottato da quasi tutte le piattaforme per l’erogazione di corsi in e-learning. Questo protocollo rende leggibili i contenuti di un corso (lezioni e test) e registra in superficie l’attività dello studente conservando il solo stato finale: contenuto visionato/non visionato, test superato/non superato.
Abbiamo intervistato l’ing. Massimo Scali, Amministratore di Ardea srl ed esperto di tecnologie per l’e-learning, per capire meglio
- che cosa offre il protocollo SCORM
- quali sono i suoi limiti
- quali le prospettive e le possibili alternative.
Il protocollo SCORM: tutti i vantaggi
Paola: Dunque, Massimo, cominciamo. Anzitutto puoi spiegarci che cos’è il protocollo SCORM?
Massimo: SCORM è, in un certo senso, il primo linguaggio dell’e-learning. Dalla sua nascita nel 2000 fino al rilascio del suo ultimo aggiornamento nel 2009, ha garantito uno standard di lettura e registrazione dei dati soddisfacente e una buona compatibilità con la maggior parte delle piattaforme LMS.
Paola: Puoi raccontarci la tua esperienza con SCORM?
Massimo: Per costruire i nostri corsi fino a oggi abbiamo utilizzato Articulate Storyline. Con il tempo però, ci siamo resi conto che Storyline e il protocollo SCORM rappresentano un vincolo che ci limita moltissimo nella produzione dei contenuti, delle attività e delle verifiche…
Paola: Ecco, allora vediamo un po’ quali sono questi limiti di SCORM…
Massimo: Forse è meglio se prima te ne descrivo i vantaggi. Anzitutto un contenuto o pacchetto SCORM può essere creato in un sistema e usato in molti altri sistemi senza alcun cambiamento. In questo modo possiamo vendere ogni modulo o corso a chiunque usi un LMS compatibile con SCORM, cioè praticamente tutte le piattaforme oggi disponibili sul mercato. Un bel vantaggio in termini di costo!
Paola: Ma i contenuti costruiti con SCORM hanno anche un buon livello di interattività?
Massimo: SCORM permette un’interattività molto limitata: posso mettere qualche pulsante di rimando ad altri contenuti del pacchetto o inserire un mini-quiz all’interno della lezione. Ma oggi abbiamo strumenti molto più potenti per costruire contenuti interattivi. Ad esempio H5P, che oltre tutto è gratuito e compatibile con HTML5.
Paola: Ci sono altri vantaggi nell’usare il protocollo SCORM?
Massimo: Puoi includere le verifiche all’interno del pacchetto e controllare il tempo che lo studente trascorre sul corso prima di marcarlo come completato. Una funzione utile, ad esempio, nei corsi sulla SSL, in cui la formazione è misurata anche in base alla durata minima di fruizione del corso.
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[…] articolo è la continuazione del precedente in cui abbiamo trattato il protocollo SCORM e i suoi […]