Experience API (xAPI) è lo standard che succederà a SCORM nel mondo dell’e-learning.
Come e perché subentrerà a SCORM? E quale sarà l’impatto per chi progetta corsi online e per gli studenti?
Perché SCORM sta morendo
SCORM, dalla sua nascita nel 2000 fino al rilascio del suo ultimo aggiornamento nel 2009, ha garantito uno standard di lettura e registrazione dei dati soddisfacente e un’altrettanto soddisfacente compatibilità con la maggior parte delle piattaforme LMS.
SCORM è stato costruito in un’epoca in cui l’e-learning era agli esordi, o quasi, e proponeva contenuti molto strutturati, lineari e quiz chiusi.
L’e-learning è andato avanti, SCORM no. Percorsi non lineari, contenuti fluidi e distribuiti su devices diversi, tecnologie sempre più immersive e test non quantitativi hanno reso SCORM un protocollo incapace di registrare in modo utile e completo i dati degli studenti.
Nel frattempo sono nati nuovi standard. IMS CC e LTI hanno goduto di una certa fortuna negli ambienti accademici, ma non in ambito aziendale, dove si è continuato a usare SCORM. Finché è arrivato xAPI.
Che cos’è xAPI
xAPI è una specifica per tecnologie dell’apprendimento che permette di raccogliere dati riguardanti le esperienze online e offline che una persona può fare. Le API catturano in un formato consistente i dati provenienti da diverse tecnologie. In questo modo sistemi molto differenti possono comunicare in modo sicuro raccogliendo e condividendo il flusso di attività con il vocabolario di xAPI.
xAPI ha una sintassi basata su statements o enunciati di base: actor + verb + object. Gli statements possono includere anche dati contestuali: context, result, timestamp… Questi elementi sono la grammatica di xAPI; l’articolazione di ciascun elemento in vocaboli diversi ne è il vocabolario.
L’elemento verb ha una ricchezza lessicale tale da permettere la registrazione dei singoli passi di cui si compone l’interazione dello studente con un contenuto. Dal tracciamento emerge dunque che lo studente ha scelto un certo tipo di attività (attempted) e ha cominciato a farla (accessed), è progredito (progressed) e ha risposto alle domande previste da quella attività (answered), l’ha completata (completed) e l’ha superata con successo (passed) fino al livello più alto di comprensione e competenza (mastered).
I vantaggi di xAPI
L’utilizzo del nuovo standard xAPI nell’e-learning ha molti vantaggi:
- Non richiede un LMS. I dati sono immagazzinati in un LRS che può essere integrato in una piattaforma oppure può costituire un’applicazione distinta e auto-consistente installata su una macchina o utilizzata su piattaforma web (come servizio web-based).
- Consente di fornire all’utente i contenuti mediante una app su dispositivo mobile o su PC in modo da permettergli di fruirne anche senza una connessione attiva in modo permanente: non appena l’utente si ricollegherà alla rete l’app invierà i dati raccolti al LRS. Questa possibilità fa di xAPI lo standard più adatto al mobile-learning
- Permette di integrare in un singolo corso (o percorso) contenuti eterogenei: app, web, forum, video, attività di vario tipo.
- Permette di registrare i dati di un gruppo e non solo di un singolo studente. In uno scenario in cui il lavoro in team diventa sempre più preponderante, anche la possibilità di tracciare l’andamento di un gruppo diventa un fattore importante per la formazione.
- Fornisce una reportistica completa dell’attività dello studente. La possibilità di registrare più statements per ciascuna attività dello studente dà conto non solo dei risultati di apprendimento ma anche del processo.
- Supporta le tecnologie emergenti come la realtà aumentata e in generale le tecnologie innovative legate all’apprendimento informale.
La ricchezza con cui xAPI traccia le attività dello studente risponde all’attuale orientamento pedagogico che pone al centro della formazione lo studente, o il gruppo di studenti, e non i contenuti. xAPI non traccia solo l’uso dei contenuti, ma anche l’interazione dello studente con i contenuti.
Prospettive
Una migrazione nel volgere di qualche anno da SCORM a XAPI è la previsione più certa, anche nell’ambito della formazione aziendale. Ed è questo il motivo per cui conviene attrezzarsi per tempo: valutare la propria libreria SCORM e iniziare il processo di conversione/sostituzione verso xAPI.
La buona notizia è che i moderni strumenti di authoring, come Storyline e Captivate, stanno già rendendo il salto più facile (si può ripubblicare il corso con il nuovo standard). Anche i provider di LMS si stanno muovendo per accogliere xAPI come lo standard che subentrerà a SCORM.
E tu a che punto sei?
[…] Avete già prodotto contenuti con altri strumenti e compatibili ad esempio con xAPI, il più probabile successore di […]