Si chiama blended learning e sta avendo molto successo per efficacia e gradimento. È un misto di formazione in aula e formazione in e-learning: usa media diversi, modelli didattici diversi, modalità di studio diverse. Vediamo insieme che cos’è.
Flessibile ed economico, l’apprendimento misto o blended learning integra i vantaggi della formazione online alla facilità di socializzazione, di confronto immediato e di feedback proprie della didattica in aula.
Al centro lo studente
Il blended learning presuppone una svolta pedagogica: al centro del processo formativo c’è lo studente. Motivato e parte attiva del proprio apprendimento, lo studente ha a disposizione strumenti diversi per costruire il proprio percorso didattico in due ambienti paralleli, la formazione auto impartita e l’aula.
La prima è tutta online e prevede videolezioni e quiz di autoverifica ma anche l’uso delle tecnologie di social networking con cui gli studenti possono fare domande, dare o ricevere suggerimenti, confrontare il lavoro svolto eccetera.
La seconda prevede la messa in pratica di ciò che si è appreso, la possibilità di confrontarsi e di ricevere feedback su quanto acquisito.
Il punto di forza del blended learning è la sinergia tra tecnologia e apprendimento. La tecnologia stimola quanto più possibile l’apprendimento, adattato alle esigenze e alle capacità di ciascuno studente che può così costruirsi un percorso di studio personalizzato.
Apprendimento collaborativo + autoapprendimento
Il docente o tutor ha il compito di tracciare il percorso formativo e di indicare gli strumenti più adatti a raggiungere lo scopo prefissato, sia a distanza sia in presenza.
La parte di autoapprendimento permette allo studente, attraverso videolezioni, e-book, contenuti multimediali, risorse web e altro, di approfondire le conoscenze acquisite durante il corso con un metodo di studio simile a quello tradizionale ma più vario e attraente.
La formula blended prevede anche momenti di apprendimento collaborativo basati sull’interazione con gli altri studenti e con il tutor e attività sincrone (in presenza, in videoconferenza o con sessioni di chat) o asincrone (senza interazione immediata come con il forum).
In questo modo lo studente prende parte alla sua personale formazione e può elaborare un metodo di studio basato sui propri ritmi di apprendimento e sui propri interessi, sempre sotto la guida del suo formatore.
Fare blended learning in azienda
Il blended learning costituisce per molte aziende una risorsa efficientissima per formare il personale. In particolare rappresenta un metodo coerente per intervenire sui processi di sviluppo e di cambiamento dell’intera organizzazione.
Nella società di oggi, in cui il sapere si rinnova incessantemente, l’apprendimento e il continuo aggiornamento delle conoscenze rappresentano il fattore chiave per il successo di una persona e dell’azienda in cui essa è inserita. La formazione della persona non può più essere confinata soltanto nella scuola e nell’università, ma anche nell’ambiente lavorativo.
Il blended learning, con il suo approccio moderno e flessibile, può rappresentare una risposta molto efficace per queste esigenze.
La nostra esperienza
Abbiamo sperimentato il blended learning nei corsi di programmazione Java o sui design patterns.
Il tempo d’aula è dedicato alle esercitazioni, a sviluppare progetti e a risolvere problemi: un modo efficace per verificare e assimilare le conoscenze apprese online.
La formula blended permette di uniformare le conoscenze in ingresso degli studenti e li mette nelle condizioni migliori per ottenere il massimo dal tempo trascorso con il docente.
L’apprendimento misto si presta bene anche a insegnare cose che richiedono abilità pratiche. Le videolezioni possono mostrare passo passo come si fanno le cose, le sessioni in aula (o in laboratorio) con l’affiancamento del docente permettono agli studenti di fare concretamente le cose.
[…] Per Blended Learning o apprendimento misto si intende un mix di ambienti di apprendimento differenti. […]