Nella formazione aziendale sono sempre più usati strumenti come lo scenario e il simulatore. Questi strumenti permettono di apprendere in ambienti che simulano il contesto reale in cui si dovrà agire. Ambienti cioè in cui devi fare delle scelte, un po’ come in un videogioco.
Apprendere sperimentando è infatti una delle strategie di apprendimento più efficaci, ed è anche la più istintiva. Così impara l’essere umano, ci dicono le scienze cognitive.
Che cos’è uno scenario
Lo scenario è un metodo di apprendimento che ci fa sperimentare in modo diretto ma in ambiente controllato comportamenti che ci sono richiesti sul lavoro e che dobbiamo imparare.
Mentre nella vita reale grava la responsabilità dell’errore (se sbagli paghi), in uno scenario puoi esercitare e perfezionare i tuoi comportamenti senza ripercussioni. Affronti compiti e sfide dell’ambiente di lavoro ma in un contesto protetto, in cui puoi sbagliare senza conseguenze negative perché è proprio sbagliando che impari.
Com’è fatto
Lo scenario deve essere progettato in modo da garantire la presenza di alcuni elementi fondamentali:
- deve essere costruito attorno a problemi reali e tipici del contesto lavorativo in cui l’utente andrà a operare. Lo scenario deve allenare l’abilità di prendere decisioni consapevoli: in questo modo, quando dovrà eseguire compiti effettivi, avrà meno problemi ad affrontarli, perché avrà già fatto lo stesso nell’ambiente simulato;
- deve avere una grafica e un audio immersivi. Questi elementi contribuiscono in maniera decisiva al realismo dello scenario, suggerendo ed evocando le stesse emozioni di una sfida della vita reale;
- deve avere personaggi e ruoli riconoscibili e pertinenti con il contesto lavorativo. Il protagonista dello scenario va collocato nello stesso ambiente di lavoro dell’utente, assegnandogli la stessa mansione e facendogli incontrare le stesse tipologie di persone (ad esempio, il cliente insoddisfatto);
- deve contenere tutti i dettagli tipici del contesto decisonale in modo che l’utente li riconosca nel contesto reale. Ad esempio, quando si simula la riparazione di un hardware, occorre utilizzare nello scenario strumenti come chiavi, cacciaviti e fili;
- deve prevedere valutazioni rapide e mini-quiz. La valutazione aiuta gli utenti a seguire da soli il proprio stato di avanzamento e fornisce all’organizzazione dati misurabili per tracciarne progressi e prestazioni.
Lo scenario come fattore strategico
Il vantaggio dell’uso degli scenari sta proprio nel fatto che la persona diventa consapevole delle conseguenze delle sue decisioni e dei suoi errori in situazioni che simulano la realtà. Questa esposizione all’attività decisionale valorizza l’esperienza legata al lavoro e aiuta a far crescere la fiducia in sé, ad agire in modo più rapido e sicuro, ad essere più motivati.
L’efficacia dello scenario garantisce anche un miglior ritorno degli investimenti alle organizzazioni:
- guadagno dimostrabile per gli studenti (miglioramento delle prestazioni e attivazione del cambiamento comportamentale desiderato)
- impatto positivo sul business (gli utenti acquisiscono nuove competenze o migliorano la propria produttività)
- miglioramento del ROI.
Per questo noi di Ardea usiamo sistematicamente gli scenari anche nella formazione obbligatoria.
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