Che cosa possiamo fare con la FAD? Molte cose, come abbiamo già visto. In questo articolo esploriamo alcune opportunità dell’e-learning, quelle che, secondo noi, sono i suoi punti di forza.
Opportunità dell’e-learning: attivazione dello studente
Immaginiamo di essere in un’aula dove si fa formazione sulla SSL: come inizia la lezione? Il docente si presenta, espone il programma della giornata ed entra nell’argomento iniziando a parlare. A volte fa qualche domanda preliminare per sapere chi ha davanti: in che azienda lavori, che mansione ricopri…
In e-learning, se cominciassimo in questo modo, avremmo già perso l’attenzione dei nostri studenti. Per questo motivo la fase dell’attivazione iniziale deve essere studiata con molta cura.
Ci sono modi diversi per attivare lo studente. Vediamo insieme qualche esempio.
Le domande giuste
Possiamo partire con delle domande sull’argomento che si andrà a trattare focalizzate sui comportamenti o sulle idee della persona, non sui contenuti. Per esempio un corso sul rischio alcol potrebbe proporre subito quesiti come questo:
Non diamo un feedback giusto/sbagliato alle domande. A valle delle risposte presentiamo qualche dato su infortuni, malattie, decessi e costi legati al consumo di alcol. Quindi riprendiamo le domande iniziali e cbhiediamo una riflessione, a questo punto più ponderata, sugli effetti del consumo di alcol.
In questo modo coinvolgiamo subito lo studente perché lo tocchiamo sui suoi comportamenti e sulle sue idee. E ne manteniamo viva l’attenzione perché gli chiediamo di riflettere, poi, su quanto ha risposto.
La ruota della fortuna
Un’altra modalità di attivazione è il quiz in stile “ruota della fortuna”: proponiamo alcune domande su comportamenti, idee, emozioni. L’esito del quiz serve a descrivere la personalità o le attitudini dello studente.
Ecco un esempio che introduce gli stili comunicativi:
È un modo molto efficace per coinvolgere subito chi apprende perché si parte dalla persona, dalle sue convinzioni e dal suo sentire. Solo dopo si forniscono le informazioni e gli strumenti per spiegare ed eventualmente correggere attitudini e comportamenti.
Lo scenario
Possiamo infine proporre un problema in una scena ben contestualizzata e chiedere allo studente come si comporterebbe.
È la tecnica dello scenario, particolarmente interessante quando dobbiamo trattare i rischi sul lavoro. Lo studente è calato in una situazione verosimile ed è stimolato a prendere delle decisioni. Il tutto, però, in un ambiente protetto, dove le conseguenze di un comportamento rischioso sono solo virtuali, per fortuna, e non reali!
Proporlo all’inizio di un corso è molto utile perché lo studente ha modo di focalizzare subito gli eventuali errori. E così presta maggiore attenzione a quelle informazioni che gli permetteranno di correggerli.
Opportunità dell’e-learning: scenari decisionali
Tra le molte possibilità di interazione offerte dall’e-learning, quelle senz’altro più coinvolgenti sono gli scenari decisionali. Lo scenario si basa su un’idea forte:
- le esperienze formative devono essere attività concrete
- le persone devono prendere decisioni in queste attività
- le persone imparano dai risultati di queste decisioni.
Le attività, dunque, risultano centrali rispetto alle informazioni che devono essere limitate ed essenziali, solo quelle necessarie e funzionali agli obiettivi.
Queste attività vanno progettate come simulazioni impegnative, efficaci e contestuali: una persona deve affrontare una specifica sfida realistica. Il feedback mostra le conseguenze della scelta effettuata e da qui ciascuno arriva in autonomia alle conclusioni.
Ci sondo diversi modi, e diversi strumenti, per progettare scenari efficaci. Anche una semplice domanda a risposta multipla può trasformarsi in un mini-scenario, se la contestualizzazione è significativa e le opzioni tra cui scegliere sufficientemente sfidanti. Cioè non scontate e centrate sui comportamenti:
La capacità di coinvolgimento delle scenario dipende però molto dalla sua complessità. Per questo dobbiamo calibrare il giusto livello di articolazione, anche in funzione del target che frequenterà il corso.
Possiamo quindi avere scenari più semplici e scenari più complessi e articolati, a seconda delle competenze che vogliamo mettere in gioco. Qui vediamo uno scenario molto semplice per operatori del settore alimentare:
Conclusioni
Rispetto alla formazione tradizionale, queste tecniche hanno dei vantaggi che l’aula non ha:
- l’interattività: lo studente è stimolato a fare, costruire, usare le conoscenze.
- il contesto immersivo: l’ambiente di apprendimento è un contesto immersivo e protetto dove lo studente impara a muoversi con consapevolezza.
- l’impegno: lo studente deve affrontare una sfida impegnativa, deve risolvere un problema e quindi pensare, decidere, scegliere
- il feedback immediato: lo studente vede subito gli effetti di quello che ha scelto o fatto.
Impostare la formazione in questo modo con l’e-learning vuol dire cambiare radicalmente l’approccio didattico. E le differenze, in termini di efficacia, saltano subito all’occhio!