Le Costruzioni sono uno dei settori a più alto rischio infortunistico nel nostro Paese. Per fortuna, l’adozione di misure di prevenzione più efficaci nei cantieri ha inciso sulla riduzione degli infortuni. Infatti, nell’ultimo quinquennio (link) le denunce sono calate dell’8,7%, i casi accertati dall’Inail sono passati dai 35.083 del 2015 ai 29.104 del 2019.
Un’ulteriore flessione degli infortuni è dovuta all’emergenza Coronavirus, che ha però inciso negativamente sulla produzione, con una contrazione stimata del 7% nel 2020.
Geografia degli infortuni nelle Costruzioni
Riguardo alla distribuzione geografica, la fotografia restituita dall’Inail ci mostra il 60% degli infortuni nelle Costruzioni concentrati al nord, in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.
I lavoratori coinvolti negli incidenti sono prevalentemente nati in Italia (78,8%), in Romania (4%) e in Albania (5,1%) e hanno tra i 35 e i 64 anni.
Cause e conseguenze degli infortuni nelle Costruzioni
Le principali cause di infortunio sul lavoro nelle Costruzioni sono dovute a:
- perdita di controllo di una macchina, di un mezzo di trasporto o attrezzatura di movimentazione (43%)
- perdita di con trollo di un utensile a mano o oggetto (22,6%)
- scivolamento o inciampamento con caduta di persona (20,7%).
Nel 90% dei casi questi infortuni hanno provocato contusioni, lussazioni, ferite e fratture. Gli infortuni con esito mortale sono calati del 40%, mentre sono in aumento le denunce per malattie professionali (+ 20,3%). Tra le patologie più diffuse dominano i disturbi muscolo-scheletrici e le lombalgie.
Sventure di un lavoratore edile: la parodia di Wallace
In conclusione – e al netto della flessione produttiva – i dati Inail ci consegnano un quadro abbastanza confortante: le misure preventive nei cantieri hanno significativamente diminuito gli infortuni.
Concediamoci, allora, la lettura di una parodia esilarante: la catena di infortuni occorsa a un lavoratore edile (o “lavoratore autonomo” del settore Costruzioni) raccontata da David Foster Wallace nel suo ultimo romanzo, Infinite Jest (1996).
Buona lettura!