Sappiamo che la velocità del progresso tecnologico è di gran lunga superiore alla capacità di poterlo contenere e tanto meno condizionare. Ma è soprattutto nella scuola che si sta allargando il divario tra il modello tradizionale di insegnamento e l’attrazione dello studente verso strumenti che lo mettono in discussione. Il ruolo dell’insegnante come guida credibile e autorevole si incrina nella convinzione erronea che la facilità di accesso a qualsiasi tipo di informazione renda possibile allo studente l’elaborazione autonoma di un proprio percorso formativo.
Il dibattito sulla sperimentazione di modalità di insegnamento alternative (come la classe capovolta) si fa sempre più incalzante e l’ingresso dei nuovi media nella scuola contribuisce ad arricchirlo.
Abbiamo letto il libro La classe capovolta di Fabio Biscaro e Maurizio Maglioni. C’è una competenza specifica dell’insegnante che non è sostituibile con nessuna tecnologia: l’insegnante è anche educatore. L’insegnante ha competenze che gli studenti non possono ancora avere. Sa astrarre i concetti, sa come organizzare le informazioni, sa quali sono le difficoltà dell’apprendimento. Il metodo della flipped classroom (la classe capovolta, appunto) è un modo per valorizzare la funzione di guida del docente e per aumentare l’efficacia di un insegnamento ora modulato in percorsi individuali.
In questo blog parliamo spesso di classe capovolta ma crediamo sia importante approfondire criticamente questo tema. Innanzitutto l’idea di mescolare l’insegnamento (blended learning) con materiali didattici quali ad esempio le videolezioni non è nuova, ma spesso è andata incontro a scarsi risultati. Numerose esperienze hanno evidenziato come non basti creare una classe capovolta, in cui gli studenti prima a casa studiano la lezione anche con supporti audivisivi e poi in classe si esercitano sotto la guida dell’insegnante. Per ottenere risultati significativi occorre fare di più. A questo proposito gli autori rimarcano l’importanza che sia lo stesso insegnante d’aula ad essere l’autore e la voce dei video forniti agli studenti.
Noi crediamo nell’approccio che è alla base della classe capovolta e vogliamo offrire alle scuole e agli insegnanti un servizio per supportarli in questo lavoro: come costruire e pubblicare un corso, come elaborare le verifiche formative, come impostare report automatici di valutazione dei risultati. Insomma, vogliamo mettere al servizio dei futuri insegnanti 2.0 la nostra esperienza professionale maturata in campo aziendale guidandoli nella produzione di materiale di qualità per i propri studenti.

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